La difesa dalle alluvioni in Trentino

Un incontro pubblico per illustrare i lavori di mitigazione del rischio alluvionale sul rio Lavina Grande (Altopiano della Vigolana)

08/07/2025 - Si è svolto il 2 luglio un incontro pubblico per illustrare i lavori attualmente in corso sul Rio Lavina Grande nel Comune di Altopiano della Vigolana. I lavori di mitigazione del rischio alluvionale si sono resi necessari dopo quanto accaduto il 28 luglio dello scorso anno quando una colata di detriti ha colpito il Rio nella zona dei Prà dei Laresi, ai piedi della Vigolana interessando diverse abitazioni.
La serata, promossa dal Comune di Altopiano della Vigolana, si è svolta presso l’Auditorium delle scuole medie di Vigolo a partire dalle 20, ed è iniziata con il saluto delle Autorità e l’intervento del Dirigente del Servizio Bacini montani Lorenzo Malpaga che ha introdotto il tema della difesa del territorio trentino delle alluvioni, evidenziando in particolare come i fenomeni naturali alluvionali possano essere mitigati ma mai completamente risolti e quanto possa influire l’espansione urbanistica (avvenuta in particolare negli anni 50-70) sull’aumento delle situazioni di rischio. È stato poi proiettato un video recentemente realizzato con il supporto dell’Ufficio stampa della PAT che spiega l’attività del Servizio Bacini montani per la difesa del territorio trentino dalle alluvioni.

 I tecnici del Servizio Bacini montani hanno poi illustrato nel dettaglio quanto accaduto la notte del 28 luglio, ancora ben presente nella memoria della comunità di Vigolo Vattaro.

In particolare il dott. Gabriele Bertoldi dell’Ufficio Adige Studi e Pianificazione del Servizio ha illustrato i risultati delle analisi idrauliche svolte sull’evento alluvionale avvenuto e gli scenari studiati a supporto della progettazione degli interventi, ponendo l’attenzione in particolare sull’effetto di mitigazione del rischio che con le opere in progetto è possibile ottenere e sulle incertezze che comunque contraddistinguono le analisi di fenomeni naturali intensi come quelli di colata di detrito, in cui sono molte le variabili in gioco: le piogge, la quantità di sedimenti movimentabili, il ruolo della vegetazione trasportata dalla corrente in particolare.

A seguire il dott. Pierre Galbiati dell’Ufficio di Zona 4, coprogettista dell’opera, ha illustrato il progetto “Rio Lavina Grande: opere per il controllo del trasporto solido a mitigazione del rischio idraulico in loc. Prà dei Laresi a seguito dell’evento del 28/07/2024”, finanziato sul Piano degli Interventi 2024-2028 del Servizio Bacini montani (importo per noli di mezzi meccanici e materiali pari a 800'000,00 Euro). Il progetto ha visto la collaborazione anche dell’Ufficio di zona 2 (nel cui territorio di competenza ricade il bacino del Rio Lavina Grande) dell’ Ufficio di zona 4, che si occupa anche della realizzazione dell’intervento con la squadra “Alta Valsugana” e dell’Ufficio Adige, Studi e pianificazione per le valutazioni idrauliche e relative alla carta della pericolosità.

Il progetto prevede un articolato sistema di opere idrauliche che nel suo complesso vedranno la realizzazione di due briglie filtranti con spazi di deposito per trattenere il materiale trasportato da un evento di colata detritica ed una revisione del canale a valle. La briglia filtrante più a monte (a speroni) permetterà il trattenimento dei detriti di dimensioni maggiori e l’intercettazione della vegetazione trasportata dalla colata, mentre quella più a valle (a fessura presidiata da un filtro orizzontale) permetterà un ulteriore deposito di materiale solido prima di raggiungere la zona abitata. L’intervento prevede inoltre la revisione complessiva dell’alveo del Rio Lavina Grande fino a Via Bersaglio ed in particolare l’allargamento e la riprofilatura nella zona della curva e la sistemazione del canale più a valle. Qui risultano critici i due attraversamenti (tombotti) stradali che verranno demoliti e sostituiti da un unico attraversamento realizzato con scatolari prefabbricati di maggiori dimensioni. Completano i lavori scogliere e soglie in massi cementati, il rifacimento dell’attraversamento della strada forestale a valle delle briglie filtranti e la realizzazione di un tomo vegetato in sponda destra in corrispondenza della curva. Con l’attuale finanziamento si prevede la realizzazione delle sistemazioni del canale, la revisione degli attraversamenti stradali e la realizzazione della briglia filtrante più a valle, mentre con successivi stralci di progettazione verrà realizzata anche l’opera più a monte.

La serata è poi proseguita con l’intervento del consigliere Marco Giacomelli, delegato dal Comune dell’Altopiano della Vigolana a seguire i lavori che ha mostrato un interessante video che ripercorre i tragici momenti della colata di detriti del 28 luglio, i primi interventi di messa in sicurezza in cui l’intervento dei corpi dei vigili volontari locali del fuoco è stato fondamentale, e le prime fasi dei lavori attualmente in corso.

In seguito l’ing. Silvia Consiglio dell’Ufficio di Zona 4 ha mostrato quanto avvenuto nella stessa notte del 28 luglio sui vicini Rii Val Bianca e Trambario in cui un evento di colata molto simile ha portato a rilevanti erosioni lungo tutto il canale, con instabilizzazione della vegetazione lungo il rio Val Bianca. Molto materiale si è poi fermato alla briglia filtrante sul Torrente Trambario a monte di Vattaro e della strada della Fricca con un importante effetto di trattenimento e riduzione del rischio.

In conclusione è intervenuto l’ing. Bruno Bevilacqua Dirigente del Servizio Prevenzione Rischi e Centrale Unica dell’emergenza CUE che ha illustrato l’attività svolta dal Servizio per quanto riguarda i contributi economici erogati per i danni subiti dagli interessati ed ha accennato ai prossimi lavori  di consolidamento dei guadi sul Rio Lavina Grande, per i quali il Comune chiederà il finanziamento al Servizio Prevenzione Rischi.

La grande partecipazione alla serata ha mostrato l’interesse dell’intera comunità alla realizzazione delle opere di mitigazione del rischio nella zona del Prà dei Laresi, ed in generale alla miglior comprensione dei fenomeni alluvionali sempre più intensi e frequenti che interessano il territorio. L’incontro si inserisce nelle iniziative che i Servizi della PAT stanno portando avanti sulla sensibilizzazione della popolazione al tema dei rischi alluvionali.

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