Nei primi giorni di agosto sono stati ultimati, nel territorio comunale di Storo, i lavori di sistemazione idraulica del rio Fontana Bianca. Il nome di questo corso d’acqua – iscritto nell'Elenco provinciale delle acque pubbliche con il n. 2407 – deriva dalla suggestiva cascata generata dalle acque del rio nel superamento dei salti rocciosi che le congiungono al fondovalle del Chiese.
Circa duecento metri più valle della cascata, il rio attraversava – prima di questi lavori – la strada provinciale che collega Storo e Bondone (SP 69) in corrispondenza di un piccolo ponte ad arco. Unitamente alla significativa capacità di trasporto solido del rio Fontana Bianca, l’insufficienza idraulica di questo e di altri due attraversamenti (uno privato, l’altro comunale, su via Roversella) ha costituito negli anni trascorsi la principale causa di frequenti esondazioni, con “inghiaiamenti” della carreggiata e relativi rischi per la circolazione stradale.
Ultimati i lavori urgenti di sistemazione del torrente Cismon nei Comuni di Mezzano ed Imer. Questo tratto del torrente è stato molto colpito dal passaggio della tempesta VAIA nell’ottobre 2018. Il territorio del Primiero infatti ha registrato piogge cumulate davvero importanti in occasione della tempesta con un picco di oltre 600 mm in tre giorni alla stazione di Passo Cereda. Alla stazione idrometrica sul torrente Cismon (Ufficio Dighe PAT) sono stati misurati livelli idrometrici di quasi 3 m in occasione del secondo picco di piena passato nella notte tra il 29 ed il 30 ottobre; si tratta dei livelli più alti misurati dalla stazione dal 1993.
Iniziati nel 2020 i lavori di sistemazione idraulica del rio Lagorai nella zona valliva e prossima alla confluenza con il torrente Avisio, nell'autunno del 2018 il bacino del rio Lagorai si è attivato trasportando verso valle una notevole quantità di materiale detritico ed erodendo le sponde.
In seguito alla colata detritica che giovedì scorso 30 luglio ha interessato il rio Taviela in Val di Pejo il Servizio Bacini montani, in collaborazione con i Vigili del fuoco volontari di Pejo, è intervenuto con urgenza per riaprire la viabilità verso il lago di Pian Palù interrotta dal deposito del materiale veicolato verso valle dal torrente, e ripristinare le sezioni di deflusso. Con il supporto specialistico del Nucleo Elicotteri della Provincia autonoma di Trento, si è provveduto inoltre ad effettuare un volo per verificare le condizioni alla testata del bacino e un rilievo fotogrammetrico del conoide con drone.
Nessuna persona coinvolta, migliaia di metri cubi di fango, roccia e alberi trasportati in un lungo striscione di detriti lungo la Val Taviela. E’ il risultato di un forte temporale che si è abbattuto tra le 19 e le 19.30 nella località della zona di Pejo dove si trova qualche decina di turisti, per fortuna non coinvolti dalla colata. A darne notizia è il Dipartimento alla protezione civile della Provincia che sta presidiando la zona ed ha effettuato un sopralluogo aereo con tecnici del Servizio geologico e del Servizio bacini montani. Sul posto anche alcuni Corpi di vigili del fuoco volontari.
l torrente Duìna (localmente "La Duìna") confluisce nel fiume Sarca presso Ponte Arche, dove nel 1932 esistevano solo una decina di opifici, costruiti a debita distanza dal torrente e alimentati per via indiretta dalle sue acque. La successiva espansione urbanistica ha interessato persino le vecchie golene del torrente, aggravando i rischi alluvionali sull'abitato di Ponte Arche e rendendo indispensabile una miriade d’interventi di sistemazione idraulica e forestale in tutto l’ampio (oltre 80 kmq) bacino idrografico.
Durante il corso degli anni 2019-2020 il Servizio Bacini montani è stato impegnato nella sistemazione di diversi tratti del torrente Grigno in Val Malene. Qui, durante la Tempesta "Vaia", la furia del torrente ha asportato interi tratti di strade forestali e scoperto le fondazioni dello storico muraglione spondale situato poco a monte del ponte della strada provinciale n. 78 che da Pieve Tesino conduce a Castello Tesino. In altri tratti, invece, il torrente ha depositato ingenti quantità di materiale, sia vegetale sia detriti.
L'evento Vaia di fine 2018 seppur abbia interessato solo marginalmente il trentino meridionale ha comunque colpito duramente le valli del torrente Leno attivando numerosi collettori e l'asta principale. Le maggiori criticità si sono riscontrate in corrispondenza degli attraversamenti con la viabilità provinciale dove le opere presenti sono state considerevolmente danneggiate.
Sono terminati i lavori ed è ora in fase di collaudo l’opera di consolidamento e rialzo dell’argine destro del torrente Fersina a Trento a ulteriore protezione dell’area in località "al desert" destinata al nuovo Polo Sanitario del Trentino (p.n. 233/280 approv. Determinazione 985 dd. 14.12.2015; importo 1.252.000 euro al netto oneri fiscali, Codice CUP: C67B14000010003).
L’intervento di Rialzo e adeguamento delle opere arginali del torrente Fersina - che segue e integra i lavori già eseguiti di consolidamento del medesimo corpo arginale in jet-grouting - si è reso necessario posto che l’area rappresenta un nodo critico per gli aspetti di sicurezza idraulica in ordine alle piene prevedibili.
La Serra San Giorgio a Lavis è uno sbarramento alto più di 20 metri realizzato nel 1880 al fine di limitare il trasporto di detriti del torrente Avisio verso valle e, quindi, verso l'abitato di Lavis. L'opera ha successivamente subito vari interventi pur mantenendo buona parte della struttura storica che la costituiva. Durante l'evento di fine ottobre 2018, denominato "Vaia", il rivestimento dello scivolo della Serra è stato parzialmente asportato, la copertura infatti se pur ancorata con barre metalliche al calcestruzzo sottostante non ha retto alle tensioni prodotte dalla corrente e dal materiale trasportato.