Il 21-22 ottobre 2019 si terrà a Trento il Convegno Internazionale 'Anticipation and communication of natural risks'.
Il Convegno è organizzato nell'ambito del progetto europeo Life FRANCA (Flood Risk ANticipation and Communication in the Alps) che promuove l’anticipazione e la comunicazione del rischio alluvionale nelle Alpi.
Il Convegno intende analizzare sotto molteplici punti di vista, con il contributo di esperti italiani e stranieri, il tema delle alluvioni: dalla fenomenologia dei fenomeni naturali e la loro incertezza di previsione, alle dinamiche sociali di lungo periodo, dalla promozione di una cultura dell’anticipazione e la prevenzione dei rischi alla comunicazione verso decisori e cittadini nella consapevolezza che la sicurezza totale non può essere garantita.
Martedì 11 giugno 2019 presso il MUSE, il team del progetto Alpine Space HyMoCARES organizzerà una giornata di presentazione dello stato di avanzamento del progetto e un approfondimento della tematica delle terre e rocce da scavo nell'ambito della gestione dei sedimenti fluviali.
Nel pomeriggio, è prevista una visita al caso studio relativo all'intervento di riqualificazione del fiume Adige, in zona Ischiello.
Un confronto tra tecnici, amministratori e gestori sul tema della gestione dei sedimenti in bacini idrografici dove sono presenti uno o più invasi artificiali.
Ieri sera un incontro con la popolazione al teatro comunale
“Una serata sui progetti degli interventi già fatti e su quelli che verranno portati avanti in futuro, con l’ascolto comprensibile e legittimo di chi vuole fare domande e portare in evidenza criticità o preoccupazioni, ma nella direzione di dare maggiore sicurezza al territorio” così il presidente della Provincia autonoma di Trento ha definito l’incontro svoltosi ieri sera a Dimaro, in un affollato teatro comunale che ha visto sul tavolo dei relatori, oltre allo stesso presidente, l’assessore all'agricoltura e foreste, i sindaci di Dimaro e Commezzadura, il dirigente generale modellista Grandi Opere e ricostruzione Raffaele De Col, i tecnici del servizio Bacini Montani Roberto Coali e Andrea Casonato. “Il vostro territorio, così duramente colpito, ha mostrato fin da subito la forza di rialzarsi – ha sottolineato il governatore – la comunità ha mostrato una grande capacità di reagire, mettendo in campo tutta la propria coscienza civica. Anche da parte dell’amministrazione è stato fatto il possibile per avviare in tempi brevi la ricostruzione, investendo risorse e con l’apporto di tutti, tecnici e rappresentanti istituzionali di maggioranza e di opposizione”. Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche dall'assessore all'agricoltura e foreste ai servizi provinciali, ai Vigili del fuoco, alla Protezione civile. “Dimaro ha dato un grande esempio di comunità, affrontando una situazione drammatica. Adesso guardiamo al futuro, investendo in progetti di messa in sicurezza”, ha detto ancora l’assessore.
Come spiegato nel corso della serata, gli interventi per la messa in sicurezza del conoide del rio Rotian si suddividono in tre tranche: nella parte alta sono state trovate soluzioni per contrastare l’eventuale innesco di materiale, nella parte media per aumentare la capacità di laminazione dei detriti e nella parte bassa per l’adeguamento della deviazione del torrente, che si getta nel Noce proprio a fianco dell’abitato di Dimaro. Intanto, la buona notizia data agli sfollati è che potranno rientrare nelle loro case ragionevolmente nella prima estate prossima, a seguito di tutti i controlli necessari di sicurezza effettuati dalla Protezione civile.
La Val di Sole ha ricordato Cipriano Bresadola, nato ad Ortisè nel 1885 e protagonista della storia delle sistemazioni-idraulico forestale del Trentino contemporaneo.
Incontro pubblico il 3 maggio alle ore 18:00, presso il Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme.
Durante l’incontro saranno illustrare le attività di monitoraggio e gli aspetti tecnici della fluitazione del bacino di Pezzè di Moena, prevista nel mese di maggio 2019.
Approvato il Piano degli interventi di sistemazione idraulico-forestale 2019-2023
La tempesta Vaia dello scorso fine ottobre non ha solo raso al suolo 19 mila ettari di bosco, ma ha anche provocato numerose criticità sul reticolo idrografico provinciale con diffusi dissesti idrogeologici: frane, colate, rilasci di materiale, cedimenti alle strutture stradali, danni agli acquedotti ed alle linee energetiche ed alle reti di smaltimento delle acque.
Le raffiche più intense sono attese nella tarda serata di oggi quanto potranno raggiungere diffusamente gli 80-100 chilometri all'ora, con punte localizzate anche superiori ai 120, specie sui settori orientali e meridionali. Dopo questa fase particolarmente intensa si prevede una graduale attenuazione dell'intensità dei fenomeni, che dovrebbero cessare nella serata di domani, martedì 26 marzo 2019.
Lo smottamento nelle prime ore del mattino, nel pomeriggio previsti i lavori di disgaggio della parete rocciosa
E’ stata già riaperta al traffico la strada provinciale 18 che collega l’abitato di Vezzano con Ranzo, interessata nella prima mattinata di oggi da uno smottamento. La frana si è verificata in una zona distante un chilometro dall’abitato di Lon. Alcuni massi di piccole dimensioni hanno invaso la careggiata. Grazie anche all’intervento dei pompieri volontari, il materiale roccioso è stato rimosso. Sul luogo è stata effettuata una ricognizione con l’elicottero del vigili del fuoco che ha permesso di individuare la zona del distacco. Secondo il Servizio gestione strade della Provincia autonoma di Trento, il 90 per cento del volume della frana si è già riversato a valle. Nel pomeriggio di oggi sono previsti dei lavori di disgaggio del versante montuoso che provocheranno la sospensione temporanea della circolazione.