La briglia danneggiata, infatti, appartiene ad un complesso sistematorio di opere considerate di importanza strategica in quanto situate ai piedi della frana “Stocker”. Questa fu a suo tempo sistemata con tecniche di ingegneria naturalistica realizzando opere trasversali in alveo (una scalinata di briglie) a protezione dall'erosione dell'imponente muraglione in sponda sinistra costruito in passato a sostegno del piede dell'ampia area franosa.

In seguito, nell'ambito della perizia degli interventi urgenti del torrente Fersina, è stata progettata una nuova opera. Le squadre del Servizio Bacini montani, avvalendosi di nolo a caldo di mezzi meccanici da ditte locali, hanno realizzato una briglia di consolidamento in calcestruzzo armato con copertina in pietrame. Particolarmente complessa è stata la deviazione delle acque del torrente eseguita tramite la posa di tubazioni ancorate ad una struttura in legno al fine di consentire l'accesso all'area per i lavori da attuare.

In questi giorni si è intervenuti nei tratti del torrente Fersina situati a monte e a valle della zona di intervento, con il taglio e il recupero della vegetazione schiantata e l'accatastamento del legname ricavato per la successiva vendita.

Il completamento della sistemazione del tratto necessita, però, di intervenire anche su un'altra briglia, anch'essa risalente agli anni '50. Si prevede la ricostruzione dell’opera nei prossimi anni e in queste settimane sono in corso le fasi di progettazione e di inserimento dell’intervento nella programmazione dei prossimi lavori del Servizio Bacini montani.