Approvato il Piano degli interventi del Servizio Bacini montani. Zanotelli: “Opere fondamentali per la sicurezza"
Prevenire e attenuare le conseguenze delle alluvioni. Un obiettivo importante - perché tocca direttamente la sicurezza delle comunità locali - al quale guarda lo stanziamento di 31 milioni 82mila euro, secondo quanto previsto dal Piano degli interventi del Servizio Bacini montani per la XVII legislatura. Il documento è stato approvato dalla Giunta provinciale, su proposta dell’assessore all’ambiente, difesa idrogeologica e enti locali Giulia Zanotelli e definisce gli interventi programmati fino al 2028 per la manutenzione diffusa di alvei e versanti, oltre che per la realizzazione di nuove opere di sistemazione idraulica e forestale. “L'allerta meteo di questi giorni e gli eventi alluvionali che hanno colpito la nostra provincia in primavera ed estate – in particolare a Vigolo Vattaro e nella zona produttiva di Mattarello – rendono evidente ancora una volta quanto sia importante continuare a lavorare per la prevenzione delle alluvioni” osserva l’assessore Zanotelli, nell’evidenziare come con ben 18mila briglie e 900 chilometri di argini, il Trentino abbia messo in campo un imponente sistema di difesa, potenziato dal Servizio Bacini montani grazie al nuovo aggiornamento del Piano degli interventi. “Queste opere riducono significativamente i danni, ma non possono eliminare completamente i rischi - continua l’assessore -. È quindi fondamentale che ogni cittadino sviluppi una maggiore consapevolezza: in caso di alluvione, ogni piccolo gesto di prudenza può fare la differenza. Un appello che mi sento di lanciare specialmente in questa Settimana della Protezione civile”.
Il Piano è stato illustrato oggi dall'assessore insieme al dirigente del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna Stefano Fait e al dirigente del Servizio Bacini Montani Lorenzo Malpaga.
Tutto il programma, tra dimostrazioni con elicotteri e visori per la realtà virtuale. Dopo l’inaugurazione, la consegna dei riconoscimenti “per atti di coraggio”
Il parco Fratelli Michelin nel quartiere delle Albere a Trento si appresta ad accogliere la Cittadella della Protezione civile - sabato 12 e domenica 13 ottobre dalle 9 alle 18 - tra stand, incontri ed esercitazioni con elicotteri e visori per la realtà virtuale. La cittadinanza avrà l’opportunità di scoprire i segreti delle strutture operative che, nel momento del bisogno, intervengono generosamente in aiuto. Stamani è iniziato l’allestimento dell’area che sarà inaugurata domani mattina (sabato 12 ottobre) alle 9. Secondo quanto stabilito con un’apposita delibera della Giunta provinciale, su proposta del presidente Maurizio Fugatti, il sabato della Settimana della Protezione civile istituita a livello nazionale, è la “Giornata della Protezione civile del Trentino”. Una giornata importante anche perché è previsto il conferimento dei riconoscimenti per meriti conseguiti e per alti atti di coraggio nell’ambito della protezione civile provinciale e del servizio antincendi. Il riconoscimento potrà essere conferito a un’istituzione o ente, oppure a un singolo o alla memoria.
Gli impianti “limno” non servono più: l’operazione di Servizio Bacini montani e Nucleo sommozzatori
Il lago di Caldonazzo si prepara a chiudere un capitolo significativo della sua storia, con il recupero di quattro impianti “limno” che, dal 2021, giacciono sul fondale a una profondità compresa tra i 20 e i 30 metri. Queste strutture, fondamentali per il processo di ossigenazione del lago, hanno contribuito a trasformare un ecosistema compromesso dalla presenza di materiale organico in un corpo d'acqua riconosciuto con la “Bandiera blu”. L’operazione di recupero è coordinata dal Servizio Bacini montani con il Nucleo sommozzatori del Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento, al lavoro dall’inizio di questa settimana. Le operazioni - importanti anche per la loro funzione addestrativa - si concluderanno la settimana prossima, con il recupero delle tubazioni da terra. La rimozione di questi impianti non è un compito facile, considerando la scarsa visibilità e la presenza di un consistente strato di fango sul fondale.
Nel mese di novembre 2023, con la conclusione dei lavori a valle del ponte di via Grez, è terminato l'intervento di sistemazione idraulica del torrente Albola a Riva del Garda.
Approvato il primo stralcio del Piano dei lavori per il periodo 2024-2028. Zanotelli: "Fondamentale la gestione del rischio da parte di ciascun cittadino"
Il Piano degli interventi 2024-2028 in materia di sistemazione idraulica e forestale è stato approvato oggi dalla Giunta provinciale, su proposta dell’assessore con delega alla difesa idrogeologica Giulia Zanotelli, a conferma dell’importanza di un’attività strategica per la mitigazione degli effetti alluvionali in un territorio fragile sotto il profilo idrogeologico come quello Trentino. Nello specifico, si tratta di 28,730 milioni di euro di nuove risorse per la manutenzione diffusa di alvei e versanti, oltre che per la realizzazione di nuove opere di sistemazione idraulica da parte del Servizio Bacini montani, che ha recentemente compiuto i 140 anni dalla sua nascita. “La gestione di un territorio con caratteristiche orografiche complesse e fragilità idrogeologiche, come il Trentino, richiede interventi continui di manutenzione” osserva l’assessore Zanotelli, che evidenzia come l’approvazione del documento sia stata preceduta da una fase di condivisione dei 166 Comuni trentini e delle Comunità. “Le azioni intraprese e programmate sull’intero territorio contribuiscono a mitigare, ma non possono eliminare del tutto i rischi legati alle alluvioni - puntualizza Zanotelli -. Gli interventi a cura dell’Amministrazione devono essere accompagnati da una gestione attenta del cosiddetto rischio residuo, con l'adozione di comportamenti corretti da parte della comunità locale durante gli eventi calamitosi. L'obiettivo è quello di migliorare la stabilità del territorio e la sicurezza della popolazione, non solo attraverso il patrimonio di opere di sistemazione idraulica e forestale, ma anche promuovendo una maggiore sensibilità e conoscenza di queste problematiche”.
Oggi a San Michele all’Adige la cerimonia alla presenza dell’assessore provinciale all’ambiente e alla difesa idrogeologica
È la scuola superiore di primo grado di Fondo l’istituto vincitore del concorso “Alluvioni a catinelle: meglio anticipare e… comunicare”, iniziativa rivolta alle istituzioni scolastiche secondarie di primo grado e paritarie promossa per il secondo anno dal Servizio Bacini Montani della Provincia autonoma di Trento con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani cittadini sul tema delle alluvioni e farli diventare parte attiva nel campo della prevenzione.
Oggi nell’Aula Magna della Fondazione Edmund Mach si è tenuta la cerimonia di premiazione delle cinque scuole vincitrici alla presenza dell’assessore provinciale all’ambiente e alla difesa idrogeologica, del dirigente del Servizio Bacini Montani Lorenzo Malpaga, del vicepresidente della Federazione Corpi Vigili del Fuoco Volontari del Trentino Daniele Postal e del dirigente del Centro Istruzione e Formazione della Fondazione Mach Manuel Penasa.
E' stata inaugurata stamane alla presenza dell'assessore Giulia Zanotelli la neocostituita Stazione forestale demanio idrico. Questa nuova struttura, incardinata nel Servizio Bacini montani, è stata creata con la deliberazione della Giunta provinciale n. 299 del 13 marzo scorso allo scopo "di intensificare l’attività di prevenzione, vigilanza e controllo lungo il reticolo idrografico provinciale, con particolare riferimento all’obiettivo di salvaguardia del demanio idrico e dei corsi d’acqua come disciplinati dall’art. 1, comma 3, della L.P. 8 luglio 1976, n. 18, anche al fine di ottimizzare l’esercizio delle funzioni di polizia idraulica. Si ravvisa, contestualmente, l’esigenza di assicurare una collaborazione più strutturale e continuativa tra le due Strutture provinciali competenti in materia di foreste e di sistemazione dei bacini montani".
Prevista nella settimana dal 4 all’8 marzo la manovra periodica
Nella settimana dal 4 all’8 marzo prossimi sono in programma le annuali attività di manutenzione dei dispositivi di apertura della Galleria Adige-Garda, indispensabili per verificare e garantire l’efficienza dell’opera idraulica.
Il complesso delle attività si esaurisce nell'arco di circa due giornate e comprende anche le operazioni di verifica degli organi che controllano le quattro paratoie. Tali operazioni consistono in un leggero sollevamento delle paratoie in modalità alternata, e di norma si svolgono nell'arco di una giornata, non superando tipicamente le quattro ore complessive di scarico nel lago di Garda.
La Galleria Adige-Garda è un'opera fondamentale per il controllo e la difesa idraulica della parte meridionale del Trentino e della città di Verona: permette infatti di “laminare” (ridurre) la portata di piena del fiume Adige, riversandone una parte nel lago di Garda per ragioni di sicurezza.
La consegna dei riconoscimenti di fine anno con gli assessori Failoni e Zanotelli
Valorizzare le Stazioni forestali, quali punto di riferimento per le comunità locali, ma anche semplificare le norme per consentire agli operatori di intervenire con maggiore incisività nella gestione del patrimonio boschivo. Sono queste le sfide che interessano il Corpo forestale trentino, in vista del nuovo anno e al termine di un 2023 particolarmente complesso dai punti di vista operativo ed emotivo. “Da uomo di montagna quale sono, è per me un onore aver assunto la delega alle foreste: la loro gestione, affidata al Corpo forestale quale ente autonomo a livello nazionale, è per il Trentino motivo di responsabilità oltre che un’opportunità di crescita” sono state le parole dell’assessore Roberto Failoni, intervenuto al fianco della collega di Giunta Giulia Zanotelli e del dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, generale di divisione Raffaele De Col per lo scambio degli auguri e la consegna dei riconoscimenti a quanti hanno raggiunto importanti traguardi nel proprio percorso lavorativo.