La 'Direttiva Quadro Acque' si prefigge l'obiettivo della prevenzione del deterioramento qualitativo e quantitativo della risorsa idrica superficiale e sotterranea, attraverso la protezione a lungo termine. I principi della Direttiva sono pertanto basati sul riconoscimento della risorsa idrica come 'un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale'.
È un documento chiave per quanto riguarda soprattutto la gestione delle acque sotto il profilo qualitativo ed ambientale, ponendo le basi per le politiche di tutela e di uso sostenibile delle risorse idriche.
La Direttiva Acque è stata recepita nel testo unico ambientale (Decreto Legislativo del 14 aprile 2006, n.152), consolidando il concetto di pianificazione a scala di bacino presente fin dalla legge del 18 maggio 1989, n. 183 e ripartendo il territorio in 8 distretti idrografici, prevedendo per ognuno di essi un piano di gestione.