L’impianto normativo provinciale in vigore fino al 2 ottobre 2020 era basato su due importanti strumenti di governo del territorio: la Carta di Sintesi Geologica ed il Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche. Tali strumenti normativi, pur essendosi formati e sviluppati in anticipo rispetto alle Direttive comunitarie, ne soddisfano le previsioni ed i requisiti.
Normativa provinciale in vigore fino al 2 ottobre 2020
Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche
L'8 giugno 2006 è entrato in vigore il Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche della provincia di Trento reso esecutivo dal decreto del Presidente della Repubblica consultabile nella Gazzetta Ufficiale n.119 del 24 maggio 2006.
Esso delimitava le aree a rischio idrogeologico a partire dalla mappatura di quelle soggette a pericolo di esondazione, frana e valanga su tutto il territorio provinciale. Sulla base di tale delimitazione, il PGUAP stabiliva i vincoli atti a regolare l'evoluzione dell'uso del suolo e le attività nelle aree esposte a problematiche idrogeologiche.
Le sue previsioni e prescrizioni hanno costituito direttive per gli altri strumenti di pianificazione territoriale (Piano Urbanistico Provinciale, Piano Regolatore Generale, ecc...).
Piano Urbanistico Provinciale - Legge Provinciale del 7 agosto 2003, n. 7
La Provincia Autonoma di Trento ha elaborato fin dal 1987 una rappresentazione sinottica dei pericoli di natura geologica, idrologica e geomorfologica a scala provinciale, la Carta di Sintesi Geologica, che ha storicamente rappresentato una delle più importanti fonti conoscitive sull'argomento.
Con la variante del Piano Urbanistico Provinciale del 2000 (legge provinciale del 7 agosto 2003, n. 7) la Carta di Sintesi Geologica ha assunto una vera e propria valenza urbanistica, regolamentando lo sviluppo del territorio nelle zone esposte a questo tipo di pericoli.